MAY 24 – 27
LA RIPRESA PRODUTTIVA, LA GESTIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO E GLI STRUMENTI DI FLESSIBILITÀ: CASI PRATICI E SOLUZIONI
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MAY 24 – 27 / 10am-11am – LA RIPRESA PRODUTTIVA, LA GESTIONE DEI RAPPORTI DI LAVORO E GLI STRUMENTI DI FLESSIBILITÀ: CASI PRATICI E SOLUZIONI
24/05/2021
LA FLESSIBILITÀ DEI RAPPORTI DI LAVORO IN AZIENDA : UTILIZZO DI PARTICOLARI CLAUSOLE NEI CONTRATTI INDIVIDUALI, GESTIONE DELL’ORARIO DI LAVORO, SCELTA TRA LE AGEVOLAZIONI CONTRIBUTIVE PER IL 2021
La disciplina delle regole di ingaggio del rapporto di lavoro attraverso la stesura del contratto individuale è un momento fondamentale e delicato, sia per il lavoratore che per il datore di lavoro. Generalmente l’attenzione viene posta su aspetti quali retribuzione, livello e mansioni demandando il resto al Contratto Collettivo Nazionale. È inoltre possibile modificare il periodo di preavviso previsto nel CCNL. È in ogni caso opportuno riequilibrare i disvalori creati dall’apposizione di clausole derogatorie le disposizioni del CCNL mediante controprestazioni, siano essi di natura economica o mista (come i cd fringe benefits). In un periodo complesso come quello attuale, le parti potrebbero prevedere particolari clausole, magari con riferimento alla trasferibilità del lavoratore, in ordine a mansioni e livelli di inquadramento. Un tema particolarmente delicato riguarda la rimodulazione dell’orario di lavoro per andare incontro ad una maggiore necessità di flessibilità organizzativa. Del resto, la normativa consente di utilizzare, anche per l’anno 2021, il Fondo Competenze, per attivare percorsi formativi atti a consentire al lavoratore di ampliare le proprie competenze, lasciando a carico dello Stato il costo del lavoro per le ore dedicate alla formazione.
TEMISTOCLE BUSSINO Docente presso UNIVERSITÀ BOCCONI e UNIVERSITÀ CATTOLICA
25/05/2021
POLITICHE RETRIBUTIVE TRA FRINGE BENEFITS E ACCORDI SULLA DETASSAZIONE E DECONTRIBUZIONE DEI PREMI E DEL WELFARE AZIENDALE
L’erogazione di Fringe Benefits attraverso il Welfare Aziendale si è trasformato nel tempo in uno strumento sempre più diffuso anche tra le piccole e medie Imprese. È innegabile che i piani di welfare sono la testimonianza del fatto che ci si trovi di fronte ad un cambiamento della natura del rapporto di lavoro. Questo sta tentando di allontanarsi dal tradizionale scambio tra ore di lavoro/presenza fisica e salario, facendo ricorso sempre più a modalità di relazioni finalizzate al risultato ed alla produttività che consentono al lavoratore di chiedere all’impresa anche servizi oltre alla retribuzione fissa. Ciò consente di andare incontro alle esigenze dei lavoratori stessi e di abbattere il costo del lavoro in capo alle imprese, migliorando la loro competitività. Il legislatore ha consentito alle aziende di utilizzare non solo lo strumento della contrattazione di secondo livello, ma anche quella dei Regolamenti aziendali. Su queste basi, l’incontro ha lo scopo di fare il punto sulle procedure che devono essere utilizzate e di illustrare nel concreto come strutturare i piani di welfare, considerando le disposizioni dell’Agenzia delle Entrate.
TEMISTOCLE BUSSINO Docente presso UNIVERSITÀ BOCCONI e UNIVERSITÀ CATTOLICA
26/05/2021
APPALTI, TRASFERTE, DISTACCHI IN ITALIA E ALL’ESTERO: SU COSA FARE ATTENZIONE
È innegabile che il contratto di appalto è la più utilizzata forma lecita di esternalizzazione di attività non core business dell’azienda, ove una parte (appaltatore) assume il compimento di un’opera o di un servizio verso un corrispettivo in denaro (art. 1655 c.c.). Per quanto il contratto di appalto sia legalmente previsto e disciplinato dalla normativa italiana, nel corso degli anni è stato utilizzato anche in maniera impropria, ingenerando nell’utilizzatore (committente) false aspettative tra cui quella di ridurre il costo del lavoro. In particolare, il committente, qualora effettui una ricerca dell’appaltatore basandosi solo sul minor costo del servizio offerto, potrebbe incorrere in appaltatori “poco professionali” che non rispettano le normative in materia di salute e sicurezza dei lavoratori. In questo ambito si inserisce con forza la cessione del ramo di azienda. Non va dimenticato, inoltre, il distacco del lavoratore in Italia e all’estero, istituto che in senso lato si fa rientrare nella più generale pratica delle esternalizzazioni, nato nelle società fra loro collegate ma presto sviluppatosi anche in altri ambiti organizzativi. L’incontro sviluppa le opportunità messe a disposizione dai vari istituti normativi, fornendo un check sulle verifiche che l’azienda deve effettuare per evidenziare eventuali carenze, in caso di stipula di un contratto di appalto e di distacco.
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27/05/2021
STRUMENTI “INDOLORI’” NELLA GESTIONE DEGLI ESUBERI: TRANSAZIONI, CONCILIAZIONI, SISTEMA PENSIONISTICO PER IL 2021
L’ultimo appuntamento formativo è strettamente collegato al periodo non semplice che si sta attraversando. Le difficoltà economiche sorte a seguito dell’emergenza sanitaria, hanno indotto il nostro legislatore ad introdurre norme atte a sospendere momentaneamente le procedure di licenziamento collettivo e quelle relative ai licenziamenti per giustificato motivo oggettivo. Per tale ragione, le aziende sono chiamate a dover gestire situazioni organizzative molto complesse, in quanto la forza lavoro potrebbe non esser più rispondente alle proprie attuali esigenze produttive. Ci si pone il problema, quindi, di come affrontare una corretta pianificazione, in base alle proprie realtà, dei diversi strumenti conservativi o espulsivi che il legislatore mette a disposizione. La finalità dell’incontro è quella di consentire all’azienda di avere maggiori elementi di valutazione, affinché le proprie decisioni abbiano come sfondo un’attenta analisi in termini di flessibilità organizzativa, di gestione dei costi e di contenzioso con i lavoratori. In particolare, l’incontro consente di affrontare una corretta pianificazione della gestione degli esuberi del personale, in base alle proprie realtà aziendali e di selezionare con gli strumenti conservativi o espulsivi messi a disposizione.
TEMISTOCLE BUSSINO Docente presso UNIVERSITÀ BOCCONI e UNIVERSITÀ CATTOLICA